Promuovere e valorizzare la qualità è una tradizione tutta italiana. A dirlo non siamo certamente noi, ma un dato inconfutabile che attesta l’Italia come nazione capofila in termini di qualità agroalimentari. Una tradizione che arriva da lontano e che con il tempo si è specializzata, cercando di farsi largo in un mercato sempre più grande e internazionale. Per questo, oggi, proporre un marchio certificato è un’impresa, rigida e difficile, perché non basta solo raccontare la qualità, dobbiamo dimostrarla con dati e statistiche che non possono essere smentite da nessuno. Ad affiancare il grande lavoro dei Consorzi di Tutela, che al loro interno racchiudono l’insieme di tutti coloro che lavorano nelle filiere agroalimentari, ci sono anche enti, che di concerto con le politiche del Ministero, fanno si che le filiere siano rispettate alla regola. Tra questi c’è l’ICQRF (Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e delle Repressioni Frodi) che ogni giorno vigila sul corretto utilizzo e commercio dei prodotti agroalimentari. Un lavoro che da tanti anni va avanti in sinergia anche con il Consorzio Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP.
Flavio Berilli, lei è il direttore dell’ufficio territoriale Toscana e Umbria dell’ICQRF. Ci spieghi meglio di cosa stiamo parlando…
“L’ICQRF – Dipartimento dell’Ispettorato Centrale della Tutela della Qualità e Repressione Frodi dei prodotti agroalimentari, attraverso la Direzione Toscana e Umbria – Ufficio Territoriale 4, è l’organo di controllo ufficiale preposto al controllo della qualità di tutti i prodotti agroalimentari. Operiamo su tutte le tipologie di prodotti, siano essi certificati o meno. La nostra attività si articola in controlli documentali e controlli fisici diretti presso gli operatori, comprensivi di prelievi e analisi che vengono effettuati presso i nostri laboratori specializzati. Siamo particolarmente impegnati nella prevenzione e repressione delle frodi alimentari, grazie a una programmazione annuale nazionale a cui si affianca una programmazione territoriale mirata. Le verifiche vengono condotte in molteplici contesti, inclusi i canali di vendita online. In particolare, dopo la pandemia da Covid-19, il commercio elettronico ha avuto un forte sviluppo, e l’ICQRF è stato il primo a intervenire in questo ambito, già da oltre dieci anni, grazie a protocolli d’intesa con importanti player del settore, come Amazon, Ebay e Alibaba”.
Per quanto riguarda il Consorzio, come avvengono i controlli sulla filiera del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP?
“L’attività dell’ICQRF si applica al Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale così come a tutte le denominazioni e indicazioni protette, attraverso quattro principali modalità di intervento:
- Controllo diretto sugli operatori delle filiere, con l’obiettivo di prevenire e reprimere eventuali frodi ed usurpazioni della DO/IG. Questa azione garantisce la tutela delle denominazioni lungo tutta la catena produttiva.
- Vigilanza sugli organismi di certificazione delle denominazioni di origine, delle indicazioni geografiche e del biologico. I controlli su questi organismi vengono effettuati annualmente per il biologico e, salvo diversa esigenza, ogni tre anni circa per le altre certificazioni. La nostra attività consiste nel verificare che gli organismi operino nel rispetto della normativa vigente e delle direttive ministeriali e del piano dei controlli approvato.
- Protocollo dei controlli ICQRF-Consorzio,sottoscritto ai fini delle attività di vigilanza coordinate con gli agenti vigilatori del consorzio di tutela
- Controllo sull’e-commerce, ICQRF èattivo da oltre dieci anni nel corso dei quali in questo ambito abbiamo effettuato oltre 7.000 interventi sulle denominazioni e indicazioni protette, sulle grandi piattaforme di commercio digitale oltre ai controlli sulle vetrine elettroniche dei singoli operatori.
L’ICQRF è stato pioniere nel controllo del commercio online e oggi è all’avanguardia grazie allo sviluppo di sistemi basati sull’intelligenza artificiale. In particolare, stiamo portando avanti il programma “Verissimo”, in collaborazione con l’Università di Trento, per potenziare il monitoraggio automatizzato del web. I nostri segnalati hanno pieno valore legale e consentono interventi efficaci a tutela delle produzioni certificate con una efficacia pari a circa il 97% degli interventi.
Quanti controlli effettuate?
“Le attività di controllo sulle DOP, IGP e DOCG rappresentano uno dei cardini dell’azione dell’ICQRF, con oltre 15.500 controlli effettuati nel solo 2024 su tutto il territorio nazionale. Questo impegno si inserisce in un quadro complessivo che ha visto ICQRF realizzare più di 54.000 controlli complessivi nello stesso anno. La linea politica del Ministero dell’Agricoltura e quella operativa dell’ICQRF convergono nella tutela del patrimonio delle denominazioni di origine, vero fiore all’occhiello del comparto agroalimentare italiano. A queste attività si affianca il contributo dell’ICQRF alla Cabina di Regia interistituzionale, composta – oltre che dal Ministero – da Guardia di Finanza, Carabinieri tutela NAS e Capitaneria di Porto ed altri organismi. La Cabina di Regia agisce definendo linee guida condivise e programmi di controllo coordinati, focalizzati su specifiche filiere e denominazioni, ma anche sulla più ampia tutela del Made in Italy”.