Dopo l’articolo con cui abbiamo aperto la nostra news letter a settembre, che prendeva in considerazione la situazione di mercato del bovino e della carne bovina in Italia e in Europa, è importante capire cosa sta succedendo nella filiera del Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP.
Come ben sappiamo il bovino da carne, anche delle nostre razze, vede ormai dall’inizio del 2025 un progressivo aumento del prezzo di mercato determinato dai numerosi fattori già in precedenza analizzati come il calo generale delle consistenze dei capi bovini a livello europeo, la diminuzione delle importazioni dei vitelli da ristallo soprattutto dalla Francia, l’apertura di nuovi mercati, come quello nord africano e medio orientale, che assorbono buona parte della produzione europea di capi bovini (soprattutto dal nord Europa e dalla Francia).
Tutti questi fattori, come dicevamo, hanno determinato (e stanno determinando) un progressivo aumento del valore del bovino da carne anche delle nostre razze.
In questo appuntamento tratteremo, in particolare, l’andamento delle consistenze delle nostre razze e del numero delle certificazioni Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP.
Secondo quanto riportato dalla tabella 1 è facile notare come, anche per le nostre razze, si sta assistendo al progressivo calo di consistenze delle vacche negli ultimi 3 anni, causa della mancanza attuale (e futura) di vitelloni da macello.

Questa diminuzione di disponibilità è più intuitivamente comprensibile dal grafico 1 che illustra l’andamento mensile dei capi di età compresa tra 16 e 24 mesi in carico alle aziende in controllo del sistema di certificazione Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale. Per tutte e tre le razze la produzione dei vitellone da macello è in preoccupante calo ancora più che proporzionalmente al calo delle vacche segno, anche, di un peggioramento delle capacità riproduttive delle nostre mandrie.
A novembre 2025 nelle nostre aziende ci sono 1228 capi in meno di vitelloni chianini rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, 328 per la marchigiana e 85 per la Romagnola (grafico 2).

Questo calo di produzione ha comportato, per tutto il 2025, un corrispondente calo nel numero di capi certificati a marchio Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale (grafico 3): 13733 a ottobre 2025 rispetto 15164 a ottobre 2024.

Questa diminuzione interessa maggiormente i capi di razza marchigiana (4348 vs 5122) e i capi di razza chianina (8040 vs 8653) (grafico 4).

Nei grafici 5 e 6 riportiamo l’andamento dei prezzi distinti per razza e sesso.










